Il racconto di una fiaba è per un bambino un’occasione per immaginare il mondo di cui la fiaba parla.
Lo psicoanalista Bettheleim sottolinea come le fiabe supportino il bambino ad elaborare ciò che avviene nella sua realtà interna rispetto alle esperienze che vive.
Le fiabe comunicano al bambino che una lotta contro le difficoltà della vita è inevitabile, la stessa psicoanalisi fu creata per consentire all’uomo di accettare la natura problematica della vita senza esserne sconfitti o cercar di evadere la realtà.

Ricordo una paziente durante una seduta mi chiese:

“È possibile essere sempre felici?”

Spesso la difficoltà sta nel tollerare le fatiche che l’esistenza ci pone, esiste l’elisir della felicità? La psicoterapia è questo che offre?

Risposi alla paziente che il lavoro che stavamo facendo insieme, aveva tra gli obiettivi quello di supportarla nel costruire gli strumenti per affrontare la vita e non esserne sopraffatta. Come disse un mio supervisore, l’obiettivo migliore che si può raggiungere nella crescita dei figli è che se la cavino nella loro vita.
Noi adulti talvolta abbiamo difficoltà a parlare con i bambini di temi che hanno a che fare con la morte, con le malattie, con le ingiustizie che si possono subire, e del fatto che in ognuno di noi è presente una quota di aggressività, di egoismo, di ira: le vicende dei personaggi delle fiabe possono essere un supporto a questo.

La fiaba di Barbablù

Nella fiaba “Barbablù” il protagonista è un uomo cattivo che punisce la curiosità di sua moglie, questa infatti entrando nella stanza segreta del marito ne scopre le malefatte, ovvero gli omicidi delle mogli precedenti. La chiave che lei utilizza per aprire la porta si macchia di sangue e per un incantesimo quel sangue anche se tolto, torna a vedersi. È cosi che Barbablù scopre quanto fatto dalla moglie e decide che deve essere punita per la sua curiosità. Nel finale della storia la moglie di Barbablù otterrà beneficio da quanto fatto e sarà ricompensata. La sua curiosità le salverà la vita e la ricompenserà.
Per raggiungere tale risultato però le ha dovuto seguire il suo intuito, attraversare e sconfiggere la paura di quanto scoperto e dell’ira di Barbablù.
Il suo coraggio la ripagherà.

Le risposte alle domande

Supportare la curiosità che i bambini manifestano con i loro perché, li aiuta a esplorare il mondo a dare risposta alle domande che si pongono e a costruire le mappe mentali, i significati rispetto al loro mondo interno e a quello esterno. Nelle fiabe essi possono trovare risposta alle loro domande, alle loro inquietudini, i personaggi delle storie danno corpo alle loro emozioni in maniera indiretta.

Il ruolo della psicoterapia

Nella stanza di psicoterapia il terapeuta e il paziente costruiscono un racconto a cui entrambi contribuiscono. Il paziente porta il suo malessere, il lavoro del terapeuta consiste anche nello stimolarne la curiosità ad esplorare una storia che necessita di essere raccontata e di avere un significato che dia senso al malessere del paziente. La storia familiare e le esperienze di vita del paziente assumono mano a mano nel corso delle sedute una coerenza che consente di dare nome e significato a quanto vissuto emotivamente dal paziente, il quale è portatore di una storia. Il racconto è tra la realtà e l’immaginario, è la terra di mezzo, l‘oggetto transizionale che consente al paziente di accedere alla parte di sé inconscia, e divenire consapevole dei suoi enigmi interiori. Il racconto assume importanza in quanto frutto di una relazione terapeutica all’interno della quale è stato possibile dare significato ad un racconto fatto di vissuti emotivi ed esperienze.

Bibliografia
Bettelheim B. Il mondo incantato . Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe.  Feltrinelli, Milano
Winnicott D.W (1953). Oggetti transizionali e fenomeni transizionali. In: Dalla pediatria alla psicoanalisi Marinelli, Firenze
Grimm W., Grimm J.. BARBABLÙ. Arka Editore, 2009